Lasciare andare: come riuscirci in 30 giorni

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Hai mai desiderato di imparare a lasciare andare e mollare la presa?

Gli indonesiani catturano le scimmie mettendo un’arancia all’interno di una zucca: la scimmia ci infila la zampa, afferra il frutto, ma dal momento che non vuole mollare l’arancia, rimane lì incastrata e viene catturata.

Capita anche a te di fare come la scimmia? Fatichi a lasciare andare e poi ti trovi incastrato e preso in trappola?

Se sei il tipo di persona che non è mai soddisfatta di ciò che fa, dice o produce, continua a leggere e potrai provare concretamente a mollare la presa in 30 giorni.

Quali sono le “arance” che non riesci a mollare?

  • il controllo su te stesso, gli altri, gli eventi, gli oggetti, ecc..?
  • le preoccupazioni?
  • i programmi e l’organizzazione?
  • i doveri?
  • l’essere/fare/avere di più?
  • i risentimenti?
  • i rimpianti?
  • le ferite che risalgono al passato?
  • i sensi di colpa?
  • l’auto-critica e l’auto-svalutazione?
  • quello che non va o che potrebbe non andare in futuro?

Quando riuscirai a lasciare andare queste arance, avrai entrambe le mani libere per accogliere ciò che arriva e per coltivare ciò che è importante per te.

30 giorni per diventare gradualmente capace di lasciare andare.
Ogni giorno prova uno dei suggerimenti proposti e scrivilo su un post-it, sull’agenda, o crea un promemoria del telefono, per ricordartelo durante la giornata.
Se vuoi puoi anche cambiare l’ordine, ma mantieni la frequenza di uno al giorno.
Prendi nota di quali attività o atteggiamenti sono più efficaci e adatti a te e al tuo stile di vita, per poi ripeterli al bisogno.

  1. Oggi mi prendo alcune pause per respirare con calma,
  2. Oggi tolgo dall’agenda un’attività prevista, ma non fondamentale,
  3. Oggi faccio le cose più lentamente,
  4. Oggi mi concedo una doccia più lunga del solito e senza cercare di risolvere, organizzare, ma solo percependo con i 5 sensi,
  5. Oggi provo ad essere disponibile a sbagliare e a non ricercare la perfezione,
  6. Oggi mi concentro sugli aspetti piacevoli, anche piccoli, di questo giorno,
  7. Oggi provo a liberarmi di qualcosa di inutile e superfluo,
  8. Oggi provo a sorridere di più e rilassare le spalle e il collo,
  9. Oggi per ogni auto-critica, noto anche un aspetto di me che mi piace,
  10. Oggi provo ad aprirmi a ciò che arriva, a non oppormi o contrastare ciò che mi succede
  11. Oggi provo a non criticarmi e a perdonarmi,
  12. Oggi provo a tollerare un comportamento che non mi piace di qualcuno che conosco o che incontro,
  13. Oggi provo a lasciare andare una mia regola o abitudine rigida,
  14. Oggi provo a dare fiducia a qualcuno,
  15. Oggi penso a 3 cose mi piace fare e provo a farne almeno una,
  16. Oggi lascio andare i pensieri spiacevoli che mi passano per la mente come fossero nuvole in cielo,
  17. Oggi provo ad essere disponibile alle sensazioni fisiche spiacevoli che percepisco nel corpo,
  18. Oggi provo a non biasimare o criticare nessuno, nemmeno mentalmente!
  19. Oggi provo a cambiare l’ordine di alcune mi attività abituali che ormai faccio in automatico,
    (per es. l’ordine con cui mi preparo al mattino o alla sera, o di attività sul luogo di lavoro)
  20. Oggi provo a mollare la presa sui miei soliti dubbi e preoccupazioni,
  21. Oggi provo a lasciare andare e rilassare i muscoli tesi nel mio corpo,
  22. Oggi provo a lasciare andare una mia resistenza/lotta riguardo qualcosa o qualcuno,
  23. Oggi dedico almeno mezz’ora al mio benessere psico-fisico,
  24. Oggi provo a perdonare me stesso in caso di errore,
  25. Oggi lascio andare i pensieri sul passato,
  26. Oggi provo a non controllare gli altri,
  27. Oggi mi concedo una nuova libertà,
  28. Oggi faccio qualcosa senza aspettarmi nulla in cambio,
  29. Oggi provo a prendere la realtà così com’è.
  30. Oggi provo a lasciare andare i sensi di colpa.

”Lasciar andare non significa non interessarsi, ma smettere di credere di aver potere al posto degli altri.
Lasciar andare non significa fregarsene, ma lasciare che l’esperienza sia consigliera, non le parole.
Lasciar andare non è vittimismo, ma la profonda certezza che spesso gli effetti non dipendono da noi.
Lasciar andare non corrisponde ad una critica, ma ad un atto di estrema fiducia.
Lasciar andare non è imporre nuove catene, ma permettere alla libertà di ognuno di esprimersi.
Lasciar andare non è ancorarsi al passato, ma vivere pienamente un nuovo futuro.
Lasciar andare non è un atto egoistico, ma è il coraggio di scoprire il nuovo che si svela di fronte a noi.
Lasciare andare non è dominio e controllo, ma un atto di fede perchè la vita si sveli.
Lasciar andare non è cedere ai fardelli della vita, ma credere che siamo nati per uno scopo elevato.
Lasciar andare non è soffrire, ma permettere alla gioia di abitare in noi.
Lasciar andare non è di domani, ma è di un oggi che aspetta di essere vissuto.
Lasciar andare libera, purifica, migliora… lasciare andare è accogliere la gioia.”
– Stephen Littleword-

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