La tua meta è il viaggio stesso

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In questi giorni è venuta a mancare la mia insegnante di Lettere del liceo e mi è tornata alla mente la poesia che ci dedicò l'ultimo giorno di scuola. L'ho tenuta appesa accanto al letto per molti anni, come monito e stimolo.

La condivido, non solo perché è molto bella, significativa e in linea con i principi della Mindfulness e l'ACT, ma anche perché ha un messaggio particolarmente adatto per noi che stiamo vivendo un periodo sospeso: non aspettare di raggiungere quello che desideri per essere felice e soddisfatto, ma impegnati in ogni momento presente perché quello che conta è il percorso, ogni passo che fai nel tuo viaggio è già la meta.


"Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sara` questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

né nell’irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l’anima non te li mette contro.

 Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d’estate siano tanti

quando nei porti – finalmente e con che gioia –

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,

va in molte città egizie

impara una quantità di cose dai dotti.

 Sempre devi avere in mente Itaca –

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni,

e che da vecchio metta piede sull’isola, tu,

ricco dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

 E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare."

COSTANTINO KAVAFIS (1911)

(da Cinquantacinque poesie, a cura di Margherita Dalmàti e Nelo Risi – Einaudi)

Probabilmente questa lettura avrà lasciato in te tracce, emozioni e significati personali che potrebbero anche dar seguito a nuove consapevolezze, cambiamenti di atteggiamento e azioni concrete.

Aggiungo una considerazione in linea con l'ACT: noi possiamo avere obiettivi e desideri di ogni tipo, ma non sempre riusciamo a raggiungerli (come probabilmente in questo momento), ma quello che conta sono i valori che stanno alla base di quell'obiettivo, cioè quello che è importante per noi e che possiamo coltivare in ogni momento indipendentemente dall'obiettivo stesso.

Se noi ci impegniamo in ogni passo del viaggio, andando nella direzione della persona che vorremmo essere e assaporiamo anche le esperienze più semplici e quotidiane che attraversiamo, allora possiamo sentirci soddisfatti e in linea con i nostri valori in ogni momento. Senza bisogno di attendere i risultati per essere felici.

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